…..”Mara Dario? qual è il suo mestiere?
È quello di fare creazioni floreali, composizioni con rami e materiali vegetali? … si, e quindi è una fiorista … ma mi pare limitante e fuorviante: in fondo non siamo qui per vedere fiori e piante.
È quello di dipingere? … si, Mara dipinge, quindi è una pittrice. Tuttavia non è questo il suo lavoro, non riconosco nelle sue opere le figure tanto care alla pittura mimetica, e in fondo anche questa definizione finisce per non lasciarmi completamente soddisfatto.
È quello di sperimentare? Si, certamente Mara è una sperimentatrice, ma non è tutto.
Io credo si possa parlare di Lei come Fiorista, Artista, Pittrice, ma credo che il suo mestiere sia essenzialmente quello di “emozionare”……
Storico dell’Arte
Arch. Luca Mattiello
“Probabilmente se avessimo “solo” venduto fiori avremmo già chiuso”: Mara Dario lo ripete spesso e le sue fiorerie, a Resana e Castelfranco Veneto sono molto di più che un negozio di fiori. Nel tempo, sono diventati luoghi d’arte e sperimentazione, momenti di incontro per le persone e ambasciatrici di bellezza. Lo fanno soprattutto i turisti (ma non manca anche qualche coraggioso locale): invece di percorrere il marciapiede, come norma vorrebbe, attraversano il negozio come se fosse un museo.
La fioreria di Castelfranco, nata nel 1993, negli anni ha ospitato mostre di quadri, letture, workshop di ogni tipo, dove anche il più umile materiale diventa opera d’arte. “Coi fiori si fa davvero tutto, le persone si incontrano ed esprimono ciò che hanno dentro. Chi lavora con me sposa appieno la mia filosofia.” Lavorare con i fiori e non vendere fiori, fa si che la storia dei negozi di famiglia continui e non senta la crisi che ha invece investito molte altre attività: i negozi, a stretta conduzione famigliare, passati dai genitori ai figli, si apprestano ad iniziare il loro 51° anno di attività.
“Esaltare, trasformare, impreziosire ed elevare con i fiori, in un ambiente che offre buona musica, un libro. Rimaniamo un’attività commerciale, eppure la fioreria è diventata, negli anni, un luogo in cui trascorrere del buon tempo.” racconta Mara “e le opere vegetali una forma d’arte di straordinaria originalità. Questo, anche come azienda, ci fa guardare al futuro con serenità.” L’uso originale dei materiali “che prolungano il fiore e non lo coprono” è, da qualche anno, arrivata ad essere un quadro: sassi, piume, graniglia di vetro, fibra di cotone, gesso accolgono i materiali vegetali e si fissano sulla tela, dando vita ad opere uniche. I primi quadri nel 2015 e poi la prima personale all’Accademico nel 2017, che venne segnalata dall’allora assessore di Castelfranco, Maria Grazia Lizza, che ha voluto curare la seconda personale di Mara Dario, nella cornice ideale del Museo Casa Gaia da Camino a Portobuffole (TV).
Maria Elena Tonin