Terrario
Il terrario è un piccolo giardino in miniatura coltivato all’interno di un contenitore di vetro, tenuto chiuso o aperto a seconda delle caratteristiche delle piante.
Il terrario chiuso nasce dall’intuizione di un medico inglese appassionato di botanica, Nathaniel B. Ward. Nel 1829, durante un esperimento, notò che all’interno di una bottiglia di vetro in cui aveva sigillato una crisalide di falena con del terreno umido erano cresciuti una piantina di felce e dei germogli d’erba. Com’era possibile? Egli osservò che il vapore acqueo prodotto dalle piante durante la respirazione diurna si condensava sulle pareti della bottiglia e andava poi a depositarsi sul suolo di sera, fornendo così nutrimento alle radici. All’interno della bottiglia chiusa si era creato un vero e proprio ecosistema autosufficiente e le piante erano in grado di sopravvivere senza essere innaffiate.
Da questa scoperta nacque la “Teca di Ward”, molto utilizzata da botanici e coltivatori dell’epoca per trasportare oltreoceano specie vegetali che altrimenti non sarebbero sopravvissute al viaggio. Oggi il terrario è diventato un elemento d’arredo molto elegante e versatile, realizzato con vari tipi di piante verdi, felci, fittonie e bonsai; per i terrari aperti, si prediligono invece piante grasse e succulente.
Consigli per il mantenimento:
- Posiziona il tuo terrario all’interno, in un ambiente con adeguata illuminazione naturale e lontano da fonti di calore dirette.
- Vaporizza le piantine a settimane alterne servendoti di uno spruzzino.
- Per favorire una crescita armonica delle piante, puoi ruotare periodicamente il vaso di un quarto, sempre nella stessa direzione, così da garantire una distribuzione più omogenea dell’umidità (la condensa si forma sempre sul lato più freddo).