Marimo
Marimo viene dal giapponese “Mari”, che significa biglia, e “Mo”, pianta acquatica. I Marimo sono una varietà di alga d’acqua dolce molto longeva, conosciuta per la particolare forma sferica; sono molto popolari nella cultura giapponese, che ne tramanda storie e leggende fin dai tempi più antichi. Si narra che due innamorati, per sfuggire alle proprie famiglie ostili alla loro unione e coronare così il loro amore, si rifugiarono sulle rive del lago Akan: proprio su quelle sponde tramutarono i loro cuori in Marimo, affinché potessero vivere insieme in eterno. Da allora, i “fantasmi del lago” simboleggiano l’amore duraturo, la speranza, il sentimento sincero di stima e fiducia verso l’altro.
Una caratteristica di queste piccole alghe è il loro fluttuare nell’acqua, verso la superficie, come piccoli folletti danzanti. Durante il processo di fotosintesi clorofilliana, infatti, sugli steli si vengono a formare delle piccole sfere di ossigeno che, scorrendo verso l’alto, trascinano l’alga con sé creando un effetto davvero affascinante.
Come prendersi cura del Marimo:
- Non posizionare il barattolo in pieno sole: i Marimo necessitano di luce ma soffrono se lasciati vicino a fonti dirette di calore.
- Sostituisci l’acqua all’interno dei barattoli ogni 10-15 giorni (non usare acqua distillata, perché povera di sali minerali, necessari alla vita delle alghe). Puoi anche aggiungere due dita di acqua frizzante: l’anidride carbonica al suo interno renderà la “danza del Marimo” ancora più bella.
- Anche la pulizia del contenitore è importante: quando sostituisci l’acqua, ricordati di detergere bene l’interno del barattolo per togliere i depositi di calcare e le impurità.
- Prima di ricollocare il Marimo all’interno del suo habitat, sciacqualo sotto l’acqua corrente, strizzandolo delicatamente per rimuovere le impurità e le foglie morte.